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Smartphone in carica di notte: giusto o sbagliato

Caricare il telefono di notte fa male alla salute?

È uno dei grandi dilemmi da quando abbiamo iniziato ad utilizzare i telefoni cellulari. È opportuno o meno caricare le batterie del nostro cellulare di notte? Non è per una pericolosità legata al fatto che noi stiamo dormendo. Bensì, perché così facendo, lasciamo il nostro telefono collegato alla corrente per più ore rispetto a quelle che servirebbero per caricare la batteria fino al 100%.
Non si può negare che sia una grande comodità per tutti. Utilizziamo lo smartphone di giorno, fino a pochi minuti prima di andare al letto. Poi lo colleghiamo in modo da averlo carico al massimo delle sue possibilità per il mattino successivo.
Questa comodità però, secondo alcuni test, dopo qualche tempo ci porterà a pagarne le conseguenze. La batteria inizierà a fare i capricci e a caricarsi più lentamente.

Android e iPhone in carica tutta la notte: quali le conseguenze?

Vediamo nello specifico in che modo questa abitudine potrebbe incidere sul ciclo vitale della nostra batteria. La batteria a litio, di norma, riesce a raggiungere tra i 300 e i 500 cicli completi di ricarica prima di ridurre la sua capacità di carica e durata di circa il 25% rispetto a quella originaria. Questo processo di deterioramento, secondo alcuni test, è amplificato da cicli di ricarica effettuati in maniera sbagliata. Ad esempio, lo smartphone non andrebbe messo in carica prima che la percentuale non scenda sotto al 40%. Sappiamo tutti però, che non ci riusciremmo mai. Se dovessimo uscire e ci rendessimo conto di avere la batteria del telefono al 60%, il primo pensiero sarebbe quello di mettere in carica il dispositivo. A maggior ragione se il nostro programma prevede di restare fuori casa tutta la sera.

È importante sapere che questo processo non influisce su tutti i modelli. Per altri, i cellulari più recenti, una volta raggiunto il limite di carica infatti, il caricabatterie non eroga più corrente. Il caricabatterie entra in modalità stand by e lo smartphone conserverà quella già ricevuta.

Interrompere la ricarica dello smartphone

Se abbiamo un modello di cellulare non molto recente, potrebbe essere una buona cosa non lasciare lo smartphone durante tutta la notte. Meglio, sarebbe conveniente collegare alla presa un timer. In questo modo, dopo qualche ora, il timer impedirà la dispersione di energia. Benchè il telefono sia ancora collegato in carica non riceverà impulsi. Impediremo di danneggiare l'accumulatore e le celle della nostra batteria.
Sicuramente invece, è falsa la leggenda dell'effetto memoria. Un vecchio problema che avevano le batterie al Nichel-Cadmio, ormai superate, era che dovevano essere scaricate completamente prima di essere ricaricate. Altrimenti la loro carica sarebbe durata solo per il tempo della nuova ricarica.
Per essere sicuri di non creare danni alla nostra batteria è ovviamente sempre consigliato utilizzare soltanto accessori originali, della casa produttrice del vostro smartphone. I dispositivi compatibili sicuramente costeranno meno ma, le componenti con cui sono progettati, molto spesso, non sono così affidabili.

Si può usare il telefono sotto carica?

Con le nuove tecnologie, sono state sviluppate delle app che ti permettono di consumare ai minimi termini la batteria. Puoi disattivare le modalità che non utilizzi frequentemente. E questo permette l’utilizzo dello smartphone anche durante la ricarica. Inutile dire che in questo caso, il tempo di ricarica risulterà essere maggiore. A volte basterà semplicemente attivare la modalità “risparmio energetico” che disattiverà diverse modalità, chiuderà le app in stand-by e abbasserà la luminosità.

Seguendo questi pochi consigli riuscirete ad utilizzare più a lungo il cellulare sia durante la giornata che come durata generale del telefono

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